venerdì 15 aprile 2011

tuttavia


Una stanza vuota, pareti bianche ed un termosifone in un angolo.
Non sento freddo, ma talvolta mi raccolgo seduto in terra con le spalle appoggiate al muro per scaldarmi.
Esco, odo voci e risate esterne a me, nulla sembra appartenermi, mi scivola addosso e torno nella stanza, l'eco della mia voce mi tiene compagnia ancora un po'.
Suona il telefono, un suono che rompe la mia solitudine, compagna d'una mezza vita spesa a cercare felicità.
Quanta ne ho perduta per strada, quanta ne ho calpestata...quanta ne ho ignorata!
Vivo secondo la legge, cerco il buono prima di tutto e cerco di lavorare sul meno buono. Tuttavia, questa sera non parlo ma sento lo stesso un eco, riconosco la mia voce che non esce più, rimbalza tra le pareti della stanza vuota che ho dentro di me, dentro la stanza vuota che ho fuori di me
Punto

 LaSorgenTeDelLeParoLe

4 commenti:

  1. per niente divertente! non voglio sentirti così...absolutely! hai forza da vendere tu! e poi non sei solo. Punto!

    RispondiElimina
  2. vuoto intorno a te, dentro e fuori. Mmmmmmm spero sia solo un momento portatore di feconda ispirazione (la solitudine di solito è prolifica). Un salutino sottovoce, ché nel vuoto rimbomba e non vorrei spaventarti!

    RispondiElimina
  3. In genere nel vuoto o meglio nel nulla c'è la fonte della vita, forse un'assurdo, ma anche la firma in calce rappresenta una sorgente...forse non è un caso.
    Un abbraccio

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...