martedì 8 marzo 2011

I compromessi sposi


Talune persone mostrano una smorfia di disappunto al termine "compromesso". Ma perchè è visto con tanta negatività?
Ogni volta che entriamo in un negozio a comprare un vestito, accettiamo il compromesso di impoverirci in cambio di quell'indumento oppure magari rinunciamo ad altro per quello.
Ogni volta che saliamo in auto, in cambio del nostro spostamento accettiamo di consumare carburante e inquinare l'ambiente in cui viviamo.
Se si vuol lavorare, dobbiamo accettare di rinunciare ad impiegare come vogliamo il proprio tempo in cambio di denaro.
Qualsiasi prodotto, progetto dell'essere umano è frutto di qualche compromesso.
Anche la vita stessa non ne è esente se si vuol realizzare qualcosa di concreto.
In ogni relazione vi sono compromessi più o meno evidenti da fare.
Chi sostiene di vivere senza compromessi è colui che ne fa di più in assoluto! Il solo fatto di non accettare compromessi, è esso stesso un compromesso anzi, è "il compromesso assoluto": vuol dire non accettare niente, vivere di privazioni; è la stasi, il blocco totale.
Una persona che non accetta compromessi deve avere ben pochi e piccoli desideri, sogni e progetti, altrimenti sarà destinata al fallimento continuo.
Se non si accettano compromessi, saranno ben poche le cose realizzate.
E' chiaro che come in ogni cosa, è la giusta misura che conta. Accettare compromessi non deve significare umiliarsi, andare necessariamente contro se stessi, ai propri interessi o agli altri.
Accettare un compromesso è in qualche modo simile ad un prezzo da pagare per qualcosa, e non c'è niente di male a farne. D'altra parte, nessuno si scandalizza se il panettiere chiede denaro in cambio della baguette.
Dipende cosa si vuole e cosa si è disposti a pagare...solo se non si desidera niente ci sarà niente da pagare.

Il migliore ingegnere di vita, è colui che sa fare i migliori compromessi...

9 commenti:

  1. E in effetti devo dire che il matrimonio e la miglior fucina di compromessi...però è vero...io questi compromessi voglio farli per star bene con mio marito e quindi non mi pesano...quelli lavorativi mi pesano di più!!!

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  2. Non conosco la vita "matrimoniale" ma credo che sia come dici tu. Le tue motivazioni rendono più che nobili i compromessi che fai.
    Capisco bene che quelli lavorativi pesano e il fatto di accettarli spesso è una necessità ...pensa però al controvalore in termini di cose che puoi fare per te e per la tua famiglia grazie a quei compromessi; poche o tante che siano, fosse anche solo far la spesa al supermercato, falle con gioia perchè sono cose per te e per chi sta con te :)

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  3. forse la lettura negativa della parola è nella sua etimologia, che implica un "obbligo". Poi negli anni ha acquisito un'ulteriore accezione sfavorevole perché (chissà qual è stato l'iter) si è finito con l'inserire la parola compromesso nella sfera della sessualità. Il tuo ragionamento non fa una piega, però. ;)

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  4. Sono d'accordo con la Turista:-) é la parola compromesso che sembra che stoni.. ma è davvero così!
    Se non ne facessimo tutti i giorni, Claudio ed io, saremmo già per conto nostro da un pezzo!
    Bellissimo post! (come sempre!)
    :-))

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  5. come dico sempre ad una mia amica parecchio testarda tra il bianco e il nero c'è una vasta gamma di grigi..e questi sono i compromessi...

    Complimenti per il blog comunque..bazzicherò spesso da queste parti!

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  6. Giusto Daniela, e pensa che ci sono anche i colori. Cosa sarebbe il mondo senza colori e le loro infinite tonalità ? :D

    Grazie di essere passata...
    un abbraccio!

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  7. la parola compromesso mi sa di limite...ma a volte è necessario ..... complimenti bel post e bel blog
    ti seguo volentieri
    ciao a presto :)

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  8. @fragolina, se fare un compromesso sa di limite, non farne lo trovi meno limitante?
    Purtroppo si rende necessario un compromesso dove già esiste un ostacolo, un vincolo, un limite ad una certa cosa...non farne significa rinunciare ;)

    Grazie del tuo commento e del tuo passaggio.
    A presto

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  9. C'è da riflettere... Purtroppo il termine non ha sicuramente nobili natali e si ritrova imprigionato tra l'oggettiva (sbagliata) opinione che ha di lui il comune pensare... Differenza sostanziale: compromessi buoni e compromessi cattivi. Un po' come il colesterolo...

    Saluti :)

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